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Consumo energetico di un edificio: la classificazione

Il consumo energetico di un edificio è la quantità di energia che occorre per poter garantire il mantenimento di una determinata condizione ritenuta ideale. Questa condizione riguarda il raggiungimento di una specifica temperatura interna ottimale ma anche di parametri che si riferiscono alla qualità e all’umidità dell’aria presente nell’edificio.

Quali fattori determinano il consumo energetico?

I fattori che determinano il consumo energetico, quindi la quantità di energia elettrica e termica che serve per un edificio, sono i seguenti:

  • Il fabbisogno energetico giornaliero utilizzato per riscaldare, raffrescare e mantenere costante l’umidità interna. Si parla di termosifoni, pompe a calore o a pavimento, condizionatori e deumidificatori.
  • Il consumo di energia elettrica impiegata per usare elettrodomestici e altri elementi di domotica.

Distinzione in classi energetiche

La suddivisione in classi energetiche arriva in Italia dopo l’operazione di Certificazione Energetica della legge n.192 del 2005 che la rendeva obbligatoria, a partire dal 2009. Di conseguenza, in caso di compravendita o di locazione di un immobile occorre che un tecnico abilitato chiamato certificatore energetico, rediga l’Attestato di Prestazione Energetica (APE). In tale documento è descritto il grado di efficienza energetica dell’immobile basandosi su dei parametri strutturali e funzionali e valutando quindi il livello dei consumi energetici.

Dalla classe migliore, la A4, alla meno efficiente, la F, ci sono in totale 10 classi energetiche.

Classe A (A1, A2, A3 e A4)

Questa classe è suddivisa ulteriormente in A1, A2, A3 e A4. Gli edifici appartenenti alla classe A hanno un impatto energetico quasi pari a zero. Le caratteristiche di queste abitazioni sono: il rispetto delle norme antisismiche, il cappotto termico spesso 10 cm, l’impianto di riscaldamento ad alta efficienza e la presenza di un impianto fotovoltaico e di impianti solari termici.

Classe B

Il consumo medio è compreso tra 31 e 50 kWh/mq all’anno. Gli immobili hanno subito tutti gli interventi di riqualificazione della classe C con l’aggiunta di lavori sulla parte esterna della casa e la sostituzione di tutti i serramenti. Per andare nella classe superiore occorre che l’involucro sia massimamente isolato e bisogna installare dei pannelli solari e dei pannelli fotovoltaici.

Classe C

In questa classe gli immobili hanno su tutti i termosifoni valvole termostatiche a bassa inerzia con contabilizzazione indiretta del calore. Inoltre è stata installata una caldaia a condensazione, è stata sostituita la pompa di circolazione ed il sottotetto è stato isolato con un isolante termico di qualità. Tra gli interventi per passare alla classe superiore c’è la sostituzione dei serramenti.

Classe D

Gli edifici in questa classe sono stati costruiti una quindicina di anni fa ed hanno un consumo compreso tra 71 e 90 kWh/mq all’anno. Sono caratterizzati da una buona coibentazione del tetto e un maggiore spessore dei muri perimetrali. I miglioramenti sono per esempio abbinare la caldaia a condensazione ad un impianto di riscaldamento a pavimento e anche installare dei sistemi di produzione energetica autonomi come l’impianto fotovoltaico.

Classe E

Questa classe è la più diffusa ed è tipica delle abitazioni costruite tra gli anni ’70 e ’90, il cui consumo va dai 91 ai 120 kWh/mq all’anno. Questi edifici possiedono una caldaia a gas metano e sono stati effettuati dei lavori di coibentazione del tetto ma non ancora del tutto efficienti. Per andare nella classe energetica superiore bisogna ridurre i consumi del 25%. Per farlo bisogna installare schermature solari, cambiare gli infissi, installare un impianto termico più funzionante e gestire i consumi con sistemi domotici.

Classe F

Il suo consumo si spazia tra 121 e 160 kWh/mq all’anno e riguarda gli edifici degli anni ’70 e ’80 e che si presentano allo stato originario. Nelle seguenti abitazioni, gli impianti di riscaldamento sono obsoleti, gli infissi sono usurati e l’isolamento è inadeguato. Tra i miglioramenti ci sono: l’installazione di termovalvole e di termostati intelligenti per gli impianti di riscaldamento e la sostituzione degli infissi.

Classe G

Ha un consumo superiore a 160 kWh/mq all’anno. In questa categoria rientrano i vecchi immobili privi di coibentazione, senza riscaldamento o con delle caratteristiche strutturali che non garantiscono il mantenimento del calore all’interno. Per la riqualificazione bisogna cambiare gli infissi, coibentare le pareti, isolare i solai freddi e installare una caldaia a condensazione.